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Don Coluccia attaccato al Quarticciolo: folla aiuta l’aggressore a fuggire, agente spara in aria

Don Coluccia è stato aggredito ieri in strada al Quarticciolo durante una delle sue passeggiate della legalità. Folla in strada per aiutare l’uomo a fuggire, un poliziotto ha sparato in aria.
A cura di Natascia Grbic
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Don Antonio Coluccia è stato vittima di un tentativo di aggressione ieri sera al Quarticciolo, quartiere alla periferia di Roma. Un uomo, riuscito poi a sfuggire alle forze dell'ordine, si è avventato sul sacerdote con una bomboletta d'acciaio durante una ‘passeggiata della legalità'. Bloccato dalla polizia presente e dal servizio di sicurezza, l'aggressore non è riuscito nel suo intento ma ha cominciato a urlare frasi come ‘aiutateme, me stanno a carcerà', che hanno fatto arrivare in strada una sessantina di persone. Attimi di panico, in cui un uomo ha cercato di aizzare un pitbull contro i poliziotti, mentre altri hanno preso a calci gli agenti, due dei quali hanno riportato lesioni guaribili in sette giorni. Secondo quanto riportato da un poliziotto oggi in aula, è stato sparato anche un colpo di pistola in aria, "per mettere in sicurezza Don Coluccia" e "guadagnare terreno".

Nel trambusto è stato fermato un uomo di 41 anni – non quello che ha cercato di colpire don Coluccia, riuscito a fuggire – arrestato con l'accusa di resistenza aggravata. Questa mattina in aula l'uomo ha dichiarato di non c'entrare nulla con quanto accaduto, e che era in piazza solo per cercare i figli adolescenti, che non gli rispondevano al telefono. La sua versione non è stata ritenuta credibile dal giudice. Nei suoi confronti è stato disposto l'obbligo di firma.

Regimenti: "A fianco di Don Coluccia"

"Desidero esprimere a Don Antonio Coluccia tutta la mia personale vicinanza per l'ennesimo tentativo di aggressione subito al Quarticciolo – ha dichiarato Luisa Regimenti, assessora al Personale, alla sicurezza urbana, agli enti locali, alla Polizia locale e all'università della Regione Lazio – Sono certa che non si farà intimorire ma continuerà con ancora maggiore determinazione la sua opera volta a riportare speranza. Appena possibile, sarò con lui nelle sue consuete passeggiate della legalità nelle periferie più difficili di Roma per ribadire che contro i clan, lo spaccio e la criminalità organizzata, lo Stato c'è e non intende arretrare. Don Coluccia sta rischiando la vita per tutti e noi saremo al suo fianco nel suo instancabile attivismo per la legalità".

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